“Oltre 250 persone dalle 10 del mattino erano sedute ai propri posti e occupavano anche gli angoli liberi della nostra sala conferenze. E noi eravamo già felici così.”
Queste le parole di uno degli organizzatori di “Grano, farina e…”, alla fine dell’evento e in un momento di costruttive riflessioni.
Venerdì 13 settembre
Non vedevamo l’ora di ricevere i nostri ospiti nella sala conferenze ristrutturata di recente. Ancora più bella e capiente di prima, ma soprattutto dotata delle più avanzate tecnologie dal punto di vista strumentale.
Il presidente di Ocrim, Sergio Antolini, ha dato il via alle due giornate attraverso un discorso toccante e potente. Ha parlato delle radici profonde di Cremona, città di grandi liutai e maestri d’arte, ma anche patria delle macine che trasformano il grano in farina. Ci ha ricordato che, Giulietta Capuleti – attraverso la penna di William Shakespeare – diceva che “una rosa, anche con un altro nome, avrebbe lo stesso dolce profumo”. Lo stesso, in teoria, potrebbe valere per Ocrim, in quanto non importa se il nome o il logo aziendale siano presenti, perché ovunque nel mondo la sua passione e intelligenza, visibili in ciò che produce e fornisce, la rendono immediatamente riconoscibile. Tuttavia, il presidente Antolini ci ha tenuto a precisare che Giulietta sbagliava, e afferma che “c’è molto in un nome. Al solo menzionarla, Ocrim si materializza. Appena la nominiamo ‘ne annusiamo’ la qualità e ci sentiamo al sicuro. Una serie di macchine e accessori, esclusivi, unici, sviluppati dai nostri esperti, dal 1945”. Inoltre, in un momento di grande evoluzione tecnologica, il presidente ha ribadito un concetto che ci è molto caro: l’intelligenza artificiale (IA) è uno strumento incredibile, ma è l’intelligenza umana che rende la vita emozionante e piena di significato.
La conferenza tecnica è stata preceduta da interventi da parte del direttore commerciale di Ocrim, Stefano Mazzini, e di alcune altre personalità del mondo politico, istituzionale e industriale, che in sostanza sono “amici storici di Ocrim”. Mazzini, prima di presentare alla platea il neosindaco di Cremona, Andrea Virgilio, ha lanciato il video “People”, il cui contenuto emozionante vede come protagoniste le persone che lavorano in Ocrim o che “orbitano” attorno a essa. Ha ripreso poi la parola e ha raccontato le ultime “conquiste” di Ocrim e i traguardi che hanno portato l’azienda a sentirsi un vero e proprio Gruppo industriale, un punto di riferimento forte per il settore molitorio e agroalimentare in generale, affermando che “da circa quindici anni a questa parte siamo rimasti gli stessi, poiché dotati della stessa anima e passione, della stessa intelligenza umana, ma al tempo stesso ci siamo evoluti, perché abbiamo allargato in modo concreto il campo d’azione delle nostre competenze, grazie anche a strategiche alleanze e acquisizioni. Adesso siamo in grado di offrire molto di più rispetto a prima. Dopo quasi ottant’anni (manca solo un anno!), le persone, la loro abilità, la sinergia, la capacità di aiutarsi e venirsi incontro, il confronto umano e costruttivo sono stati gli elementi fondanti e indispensabili per ‘disegnare’ il nostro presente, esattamente come ci racconta il video ‘People’ che avete appena visto. Un sincero ringraziamento va quindi proprio a loro, alle persone che hanno reso Ocrim la realtà che vediamo oggi”. Il sindaco Virgilio ha poi raccontato alla platea l’importanza di Ocrim per la città, garantendo tutto il supporto possibile da parte dell’amministrazione, anche per assicurare una sinergia tra l’azienda, le istituzioni e la Ricerca, grazie alla presenza di importanti università sul territorio. Federico Vecchioni, AD di BF S.p.A., ha sottolineato l’importanza della lunga alleanza tra Ocrim e le sue aziende, alleanza che ha lo scopo di andare incontro alle necessità mondiali legate al cibo, alla sostenibilità e a una equilibrata distribuzione del benessere in generale. Vecchioni ha anche menzionato il “piano Africa”, in cui anche Ocrim è coinvolta: il progetto è quello di fornire strumenti adeguati e competenze in un Paese – l’Africa, appunto – che da troppo tempo, ormai, è in via di sviluppo. È stata poi la volta di Gianluca Lelli, AD di CAI (Consorzi Agrari d’Italia) che ha raccontato agli ospiti presenti quanto Ocrim sia importante per tutte le cooperative che fanno parte di CAI, grazie ai suoi valori, alle competenze che mette a disposizione e, ovviamente, all’alto livello tecnologico di cui dispone. Infine, è stato mostrato il backstage del video aziendale di Ocrim 2024, di cui parleremo nel prossimo resoconto.
Intelligenza artificiale, cambiamento climatico, le questioni e i problemi causati dalle guerre e ovviamente il contributo di Ocrim, indispensabile per arricchire il settore molitorio (e non solo) con la propria esperienza e tecnologia: queste le tematiche e i contenuti esplorati e approfonditi nel corso delle due mattinate.
“L’intelligenza artificiale al servizio del settore molitorio e agroalimentare”
La conferenza tecnica della prima giornata, moderata da Eloisa Martino (Ufficio Comunicazione e Marketing di Ocrim), si è concentrata sull’utilizzo dell’intelligenza artificiale, un tema di grande attualità e fonte di discussione a livello mondiale, nel bene e nel male. L’intervento iniziale di Davide Zacchetti, responsabile IT di Ocrim, ha introdotto il pubblico all’IA, delineandone i principi di base e le sue applicazioni potenziali. È stata una vera e propria lezione universitaria, breve ma intensa, che ci ha portati a riflettere sul ruolo dell’IA nelle nostre vite e nel nostro lavoro. Luca Lambri, responsabile dell’Ufficio Macchine Intelligenti, ha poi parlato dell’IA applicata al settore molitorio, descrivendo come questo strumento ci permetta di rispondere in modo sempre più preciso e personalizzato alle esigenze dei clienti. È stata l’occasione per presentare il nuovo ufficio UMI di Ocrim, nato solo alcuni mesi fa. Paolo Molinari, responsabile dell’Ufficio Elettrico e Automazione di Ocrim, ha proseguito approfondendo le applicazioni dell’IA nel suo campo. Con il suo intervento ha dimostrato quanto la tecnologia possa potenziare i processi produttivi senza mai sostituire del tutto o sovrastare l’intelletto umano. Ma non è finita qui. La conferenza ha ospitato anche due relatori provenienti dal mondo accademico, Ilva Licaj, dottoranda/ricercatrice presso il Dipartimento di Scienze e Tecnologie dell’Università degli Studi del Sannio di Benevento, e Domenico Felice, dottorando/ricercatore presso il Dipartimento Management Engineering del Politecnico di Milano.
Attraverso due diversi interventi, ci hanno raccontato e dimostrato – con dati alla mano – come l’IA possa essere utilizzata in agricoltura per studiare e migliorare la coltivazione del grano, analizzando, ad esempio, le radici dei grani tradizionali e moderni e rilevando lo stress da siccità. La giornata è stata arricchita da una visita agli stabilimenti di Ocrim, seguita da un pranzo che ha permesso a tutti i partecipanti di continuare a discutere e scambiare idee.
Nel tardo pomeriggio, tutti gli ospiti sono stati accompagnati a Polesine Parmense (Parma), dove hanno potuto visitare le cantine di stagionatura del culatello e del parmigiano reggiano della Antica Corte Pallavicina. Successivamente, ci siamo poi ritrovati al ristorante Al Cavallino Bianco, per una cena di gala a base di prelibatezze del territorio e piacevole musica, grazie alla presenza di due chitarristi.
La prima giornata di “Grano, farina e…” è stata una fusione perfetta tra innovazione tecnologica e la passione che da sempre mettiamo nel nostro lavoro. Il futuro dell’industria molitoria si sta trasformando sotto i nostri occhi e noi raccogliamo tutti i benefici per poter offrire il meglio ai nostri clienti, rimanendo pur sempre fedeli all’idea che la vera intelligenza, quella umana, rimanga insostituibile. Senza di essa, non ci sarebbe la stessa magia nel trasformare il grano in farina, non ci sarebbero la stessa passione e lo stesso impegno che mettiamo ogni giorno nel nostro lavoro, non ci sarebbero momenti conviviali vissuti con sincera armonia e felicità.
To be continued…