“Un’orchestra è formata da tanti elementi, tutti importanti. Alcuni possono sembrare rilevanti rispetto ad altri, ma non è così. Tutti sono indispensabili, dal primo all’ultimo, dal più grande al più piccolo. E Ocrim è così, non potrebbe esistere senza tutti i suoi elementi”
Alberto Antolini, amministratore delegato di Ocrim, apre con questo messaggio e questa riflessione la seconda – intensa – giornata di “Grano, farina e…”. Ma, il suo discorso è proseguito facendo riferimento alla Intelligenza Artificiale e al suo utilizzo, poiché lo considera “un mezzo formidabile che arricchisce la nostra ‘Orchestra Ocrim’, il nostro Capitale Umano, che non è clonabile o sostituibile da niente altro”.
Sabato 14 settembre
Come per il giorno precedente, alle 10 del mattino la sala era piena di persone, questa volta ad assistere e ad ascoltare Alberto Antolini, che non ha mancato di stupire la platea con i suoi discorsi legati alle tematiche attuali – come l’IA o agli altri argomenti oggetto di discussione di entrambe le giornate di “Grano, farina e…” – collegandoli con il mondo Ocrim, anzi con “la Famiglia Ocrim” e con l’“Orchestra Ocrim”. Per dare agli ospiti la visione concreta dei suoi discorsi, ha mostrato un video i cui protagonisti sono i suoni, i rumori, il “chiasso” delle lavorazioni, nonché la produzione interna di micro-oggetti minoritari, ma basilari per la messa in opera di un impianto molitorio. Una vera e propria “orchestra industriale e produttiva”, in cui tutti i componenti sono indispensabili fondamentali per un eccellente risultato finale. È stato poi proiettato l’atteso video aziendale “E il cerchio è sempre più rouge”, un vero e proprio omaggio al senso di comunità e sentimento di solidarietà che costituiscono e nutrono Ocrim. I valori umani sono i veri protagonisti del video, che vede presenti le persone delle associazioni e delle realtà che da lungo tempo collaborano e sono supportate dall’azienda.
È stata poi la volta di Francesca Bocchi, amica storica di Ocrim, poiché collabora come scenografa con l’azienda da diversi anni. Bocchi ha descritto l’ambiente di lavoro come stimolante e accogliente, dove il Made in Italy non è solo uno slogan, ma una scelta concreta, portata avanti ogni giorno con coerenza e profonda gratitudine. “Ocrim va oltre il semplice concetto di Made in Italy, trasformandolo in Made in-with-for Italy”, ha spiegato Bocchi, raccontando i vari progetti legati sia al benessere aziendale che territoriale, in quanto – tra le altre cose – in collaborazione con la Prefettura, Ocrim ha attuato un piano di integrazione, ospitando da più di un anno ventitré famiglie migranti nel proprio convitto aziendale. Queste persone non sono state solo accolte, ma anche formate, permettendo loro di integrarsi e di sviluppare competenze che potranno portare nei loro Paesi d’origine.
Il granaio mondiale e i suoi mutamenti
La conferenza – moderata da Giovanni Palisto, giornalista di Cremona 1 TV – è stata aperta da Francesco Pugliese, A.D. di BF Educational e direttore R&D BF spa, con un intervento su “Agricoltura di precisione e nuove metodologie di coltivazione”. Pugliese ha sottolineato come la pandemia di COVID-19 abbia cambiato gli equilibri globali, aumentando l’importanza dell’approvvigionamento delle materie prime. Ha parlato della necessità di adottare un approccio analitico per gestire la variabilità in agricoltura, con un forte focus su ricerca e sviluppo.
Gabriele Cola, ricercatore presso il Dipartimento di Scienze Agrarie e Ambientali dell’Università degli Studi di Milano, ha illustrato le “Sfide globali per la produzione del grano. Il ruolo dei cambiamenti climatici e dei fattori ambientali”. Nel corso del suo intervento, ha spiegato che l’ambiente italiano richiede un uso efficiente e mirato delle risorse, suggerendo di fare riferimento i dati concreti per comprendere meglio le stagioni agricole.
Gabriele Canali, docente presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza, dipartimento di economia agroalimentare, ha affrontato il tema “Guerra e crisi internazionale: effetti sul commercio internazionale dei cereali”. Il Professor Canali ha descritto come eventi globali – in particolar modo l’epidemia di peste suina e la guerra in Ucraina – abbiano influenzato i prezzi e le catene di approvvigionamento.
Lorenzo Morelli, docente presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza e Cremona, dipartimento per i processi alimentari sostenibili, facoltà di scienze agrarie, alimentari e ambientali, ha concentrato il proprio intervento sul quesito “Il granaio di domani conterrà diverse opzioni di cereali?”. Morelli ha parlato del futuro delle coltivazioni di cereali, sottolineando quanto sia importante investire in Ricerca e Sviluppo, per una migliore gestione delle risorse idriche e, quindi, vegetali.
Infine, Marco Galli, direttore del Dipartimento Tecnologie Molitorie di Ocrim, ha incentrato il suo intervento sulla “Pulitura del grano: tecnologie Ocrim applicate” e sulla importanza di rispondere in modo puntuale e concreto alle nuove esigenze dei clienti. Ha spiegato inoltre che è un dovere migliorare i processi di selezione dei cereali tramite tecnologie avanzate, come ad esempio l’Intelligenza Artificiale (ma non solo), per garantire un prodotto finale più pulito e sostenibile, grazie alla riduzione di sprechi. Galli, nel corso del suo intervento, ha parlato della necessità di concentrarsi e basarsi anche sui bisogni e sul giudizio del consumatore finale, poiché più cosciente e preparato rispetto al passato.
Al termine della conferenza, Palisto ha invitato sul palco il presidente di Ocrim, Sergio Antolini, per la consegna dell’OP-prize, un premio che ha le sembianze di Pinocchio, icona letteraria e culturale italiana. Come lo scorso anno, sono stati premiati dipendenti sia di Ocrim che di Paglierani, che si distinguono per nobili o naturali motivi, che possono riguardare traguardi lavorativi, la giovane età o il raggiungimento di un certo numero di anni di lavoro.
Ma ecco che Alberto Antolini fa una grande sorpresa a suo fratello Sergio e all’intera platea: lo premia per la sua lunga e intensa carriera, fatta di passione e continua crescita, sia professionale che umana. È stato un momento emozionante sicuramente per i fratelli Antolini, ma anche per chi ha assistito e vissuto questa esperienza con loro, la consegna di un OP-prize alla carriera davvero speciale.
La giornata in sala convegni si è conclusa con la proiezione di un emozionante filmato presentato da Alberto Antolini. Il video, composto da una serie di scene tratte da video di Ocrim di questi ultimi quindici anni, è stato una vera e propria celebrazione della straordinaria evoluzione dell’azienda. Sotto la guida illuminata e lungimirante della famiglia Antolini, che ha preso le redini di Ocrim nel 2008, l’azienda ha vissuto una rinascita senza precedenti, grazie a investimenti mirati e una visione strategica che l’hanno portata a livelli di eccellenza assoluta. Il filmato, come una metafora visiva di una crescita inarrestabile, ha testimoniato l’impegno e la dedizione con cui la famiglia Antolini ha condotto Ocrim verso traguardi sempre più ambiziosi, avvicinandola al prestigioso traguardo degli ottant’anni con una consapevolezza e un entusiasmo che lasciano presagire un futuro ancora più brillante. La loro guida ha trasformato l’azienda in un faro di innovazione e successo, rafforzando ulteriormente il suo ruolo di protagonista a livello mondiale nel settore.
E per la serata di sabato, è stata servita una cena all’italiana a base di frittura, pizza con diversi tipi di impasto e gelato. La musica non poteva certamente mancare e, per questa occasione, è stata invitata una rock band che ha suonato anche brani italiani conosciuti in tutto il mondo, portando gli ospiti a ballare fino a tarda sera.
A termine di tutto l’evento, in tanti si sono complimentati con noi e ci hanno ringraziato per aver trovato un’organizzazione e un’attenzione rivolta a ogni particolare. Qualcuno ci ha persino chiesto cosa potremo mai pensare per il prossimo anno, l’ottantesimo di Ocrim, visto il successo e la “ricchezza” di questa edizione appena terminata...
To be continued…