CREMONA RENDE OMAGGIO A UGO TOGNAZZI

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Cento anni fa – 23 marzo 1922 – nasceva a Cremona Ugo Tognazzi. Attore, regista, comico, sceneggiatore, è stato uno dei più importanti e indimenticabili interpreti della commedia all’italiana, premiato con la Palma d’oro a Cannes, tre David di Donatello e quattro Nastri d’Argento. La sua città natale celebra l’attore e l’uomo con un intenso programma di eventi sponsorizzati da un gruppo di Aziende, tra le quali non poteva mancare Ocrim.

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Si è appena conclusa la prima di una lunga serie di iniziative che Cremona ha voluto dedicare a uno dei suoi figli prediletti: l’attore Ugo Tognazzi (1922-1990). Tre giorni di appuntamenti culturali organizzati dal Comune di Cremona e dal Dipartimento di Musicologia e Beni Culturali dell’Università di Pavia, sede di Cremona. Evento centrale, un convegno internazionale con l’intervento di ben 30 professori universitari e cultori della materia cinematografica provenienti da tutto il mondo, che si sono confrontati sulla figura di Ugo Tognazzi, degno rappresentante, insieme ad Alberto Sordi, Vittorio Gassman e Nino Manfredi, della commedia all’italiana. Questo filone cinematografico si è sviluppato in Italia tra gli anni ’50 e ’70 e, grazie alla partecipazione di eccezionali interpreti, ha riscosso grande successo per la narrazione, in chiave comica, di vizi e virtù (poche) degli italiani borghesi dell’epoca. Uno spaccato di vita reale all’insegna di una satira di costume brillante caratterizzata da una sostanziale amarezza di fondo.  Attore, comico, regista, mattatore, sceneggiatore, nella sua lunga e ricca carriera televisiva e cinematografica Ugo Tognazzi si è distinto per la sua versatilità interpretativa, spaziando dalla farsa al dramma. con una rara e personale capacità nel tratteggiare i diversi personaggi. Sarebbe troppo lungo elencare i numerosi premi che decretarono l’immortalità di film come “La Califfa”, “I mostri”, “La bambolona”, “Amici miei”, “Il vizietto”,  ci limitiamo a citare la Palma d’oro al Festival di Cannes vinta per il film “La tragedia di un uomo ridicolo”.

Per festeggiare il centenario dell’attore Poste Italiane e il Ministero dello Sviluppo Economico hanno emesso un francobollo celebrativo, appartenente alla serie tematica “Eccellenze italiane dello spettacolo”.

Una Natura Goliardica

Ugo era attaccatissimo alla sua terra d’origine, veniva spesso a Cremona per trovare gli amici d’infanzia e spesso faceva dire ai suoi personaggi battute in dialetto cremonese, leggendarie furono quelle contenute nel film “La marcia su Roma”.  Oltre la figura del mattatore, Cremona vuole anche celebrare l’uomo, la sua indole goliardica e la sua passione per la cucina con altri eventi, di natura gastronomica, programmati per i prossimi mesi di ottobre e novembre. Ugo si circondava delle persone che amava: la famiglia allargata, ebbe tre mogli e quattro figli, gli amici e i colleghi. Famose erano le sue “adunate” nella villa di Torvaianica che, ogni estate, accoglievano frotte di amici dello spettacolo del calibro di Paolo Villaggio, Bernardo Bertolucci, Vittorio Gassman, Luciano Salce, Mario Monicelli e tanti altri per dare vita a infinite abbuffate e combattivi tornei di tennis. Ugo si metteva ai fornelli e scodellava “piatti d’autore” per immense tavolate di buongustai che avevano poi l’onere di votare le ricette; e se qualche piatto non risultava gradito le reazioni di un Ugo arrabbiato erano degne dei suoi personaggi più provocatori. Era un teatrante che dava spettacolo davanti a un pubblico di teatranti, in ogni gesto che esprimeva faceva capolino la sua natura ironica e gaudente, come l’idea di mettere in palio uno Scolapasta d’oro per premiare il vincitore dei famosi tornei di tennis. Per 25 anni fu l’ambito e surreale trofeo in risposta all’insalatiera d’argento della Coppa Davis.