I PERSONAGGI OCRIM: GIUSEPPE PIGNACCA MUGNAIO DA TRE GENERAZIONI

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1978, Bassano del Grappa – Al centro Giuseppe Pignacca insieme ad altri allievi, frequentati la Scuola di Ocrim, e all’insegnante Di Bartolo

Era scritto nel suo destino che avrebbe fatto il mugnaio. Nulla di strano visto che il padre e il nonno erano mugnai, ma nonostante Giuseppe Pignacca fosse cresciuto a pane e laminatoi, aveva scelto di percorrere un’altra strada, voleva fare il perito tecnico. Nasce in Etiopia, nel 1957, perché a quei tempi il papà lavorava per il molino Tosca di Castel San Giovanni (Piacenza) molino in Etiopia, all’epoca colonia italiana. A 17 anni rientra in Italia per intraprendere gli studi di perito, ma evidentemente la voce del molino era troppo forte e nel 1977 abbandona gli studi per entrare nella Scuola di Tecnologia Molitoria di Ocrim che allora aveva sede in via XI Febbraio a Cremona. Giuseppe ricorda ancora molto bene il suo primo incarico come aiuto mugnaio in Arabia Saudita (Riyadh e Dammam) e forse lo ricordano anche i suoi capi perché la sua curiosità e la voglia di imparare erano tali che lo spingevano a chiedere continue spiegazioni.

A destra, Giuseppe nella sala laminatoi di Bogasari Flour Mills (Surabaya, Indonesia)

Dall’82 all’84 venne assunto come responsabile di produzione in Bogasari Flour Mills (unità di Makassar, Isola Sulawesi, Indonesia), una delle più grandi aziende molitorie mondiali, in Indonesia. Fu un’esperienza formativa particolarmente importante che accrebbe la sua competenza tecnica permettendogli, nel 1985, di collaudare il suo primo impianto del cliente Wellington Flour Mills nelle Filippine. Con questo bagaglio d’esperienza rientra in Ocrim come collaudatore, nel frattempo si sposa – siamo nel 1990- e inizia il suo percorso da diagrammista e l’esperienza come insegnante di tecnologia molitoria.

Sono passati 45 anni, Giuseppe ha perso il conto di quante volte ha posto la “bandierina” di Ocrim su un impianto al termine del collaudo, molti effettuati presso North Dakota Mill and Elevator (Grand Forks, USA), diventando parte di quella grande famiglia. È ora di andare in pensione e di godersi il meritato riposo. Salutandolo con l’affetto che merita, ha lasciato trapelare una commozione che in una persona timida e riservata come lui è raro vedere. Non è un addio perché siamo certi che verrà a trovarci spesso e a controllare che i suoi giovani colleghi mantengano inalterata la curiosità e la passione per questo mestiere che affonda le radici nel passato ma con i piedi ben piantati nel presente. Un presente che in Ocrim è coltivato giorno per giorno nel solco di una tecnologia sempre più innovativa a garanzia di una qualità superiore.