Un’ora densa di informazioni, notizie, suggerimenti e dimostrazioni pratiche. Il webinar dedicato al molino a pietra BioStoneMill ha riscosso grande interesse tra i partecipanti. I relatori, Simone Montanari e Simona Digiuni, hanno illustrato ogni componente della macchina, i vantaggi della macinazione a pietra e le caratteristiche del prodotto finale e delle farine.
Per la ricchezza e la completezza dei contenuti, il webinar appena trascorso è stato definito dagli utenti “un vero e proprio corso di formazione” legato al mondo della macinazione a pietra. Il protagonista indiscusso è stato il molino BioStoneMill, l’innovativa macchina Paglierani per la macinazione a pietra. L’appuntamento, condotto da Nicola Riboldi, ingegnere meccanico di Ocrim, è stato richiesto dagli utenti per conoscere in maniera più dettagliata ed approfondita tutte le potenzialità e caratteristiche di questa macchina estremamente versatile.
Il progetto nasce nel 2015 dalla sinergia tra Ocrim e Paglierani, un connubio di know-how ed innovazione che mette insieme decenni di esperienza in contesti molitori con le più moderne tecnologie nel campo della meccatronica. Ed è proprio Simone Montanari, ingegnere meccanico di Paglierani e membro del team di progettazione della macchina, a raccontare la nascita del BioStoneMill. Il mercato dedicato a farine speciali e il consumo di alimenti naturali alternativi è tutt’ora in forte crescita in molti Paesi del mondo, in particolare America ed Europa. Ocrim e Paglierani hanno deciso di rispondere a questo trend, e alle richieste che arrivavano dai propri clienti, con una macchina interamente Italian made basata sul concetto “learn from the past, to plan for the future”, ovvero recuperare la tradizione della macinazione a pietra ma integrandola con le moderne tecnologie utilizzate negli impianti industriali.
BioStoneMill è una macchina estremamente versatile: è integrabile in grandi impianti e al contempo è funzionale anche a piccole realtà come ad esempio agriturismi e altre che non hanno nulla a che vedere con il mondo della macinazione industriale. Durante l’evento, Montanari spiega che si tratta di una macchina con un alto livello di automazione, elemento distintivo rispetto ad altre tipologie già esistenti, in grado di garantire un prodotto estremamente efficiente dal punto di vista della macinazione e molto performante sul fronte della sanitation grazie anche all’impiego di acciaio inox. Il BioStoneMill richiede una manutenzione minima e molto semplice, effettuabile anche da un’unica persona, senza l’intervento di tecnici specializzati. Ha una capacità di lavorazione, in base al prodotto in entrata, che varia dai 250 ai 500 kg/ora con temperatura della farina in uscita al di sotto dei 40°C.
Prende poi la parola la dott.ssa Simona Digiuni, biotecnologa del dipartimento tecnologico di Ocrim, completando il webinar con un intervento sulle tipologie di farine ottenute con la tecnica della macinazione a pietra. Dopo una necessaria premessa sulle differenze tra macinazione a pietra e a cilindri, Digiuni passa in rassegna tutti gli aspetti e i processi che caratterizzano un prodotto macinato a pietra. Soffermandosi sull’effetto che abrasione, schiacciamento e stiramento hanno su crusca, endosperma e germe. La biotecnologa Ocrim illustra poi il valore di una differente granulometria in termini di contenuto e di principi nutrizionali, dando indicazioni sulla durata del prodotto e sull’importanza della pulitura della materia prima della macinazione per rimuovere tutti gli agenti contaminanti. Per concludere elenca i cereali e i legumi attualmente macinabili con BioStoneMill (grano tenero e duro, orzo, farro, mais, miglio, kamut, coriandolo, riso, segale, ceci…).
Per maggiori informazioni relativamente al BioStoneMill o domande sorte a seguito dell’evento vi invitiamo a scrivere una mail a conferenceroom@ocrim.com. I nostri esperti sono sempre a vostra disposizione per rispondere alle vostre richieste. In alternativa visita il sito www.biostonemill.com.