Osho Grain Millers ha incaricato Ocrim di realizzare un nuovo impianto molitorio per incrementare la produzione di farina di mais. Siamo in Kenya, un paese dove il mais rappresenta l’alimentazione base della popolazione con un consumo di circa 4 milioni di tonnellate annue. Con la farina di mais viene prodotto l’ugali, il piatto tipico nazionale, molto simile alla nostra polenta, ma di colore bianco, che tradizionalmente viene mangiato con le mani.
Il nostro team ha lavorato per due mesi nella sede di Osho Grain Millers, a Ruiru, una città a circa 30 km da Nairobi, per assemblare e mettere in funzione il nuovo molino con una capacità di 200 tonnellate al giorno. Ocrim ha realizzato tutta la sezione di pulitura dell’impianto molitorio (bilancia di controllo, separatore di grano, tavola spietratrice classificatrice), degerminazione (degerminatori a secco) e laminatoi e plansifters per la sezione di raffinazione.
Il processo produttivo prevede inizialmente il caricamento del mais nella sezione di pulitura con una capacità di 10 ton/h – dove vengono rimosse le impurità leggere e i sassolini. Poi, dopo un breve rinvenimento, il mais viene lavorato attraverso degerminatori ad impatto tipo DGF che rompono delicatamente i chicchi di mais, separando il germe dalla parte vitrea. A questo punto il prodotto viene classificato per pezzatura, tramite setaccio, in diverse classificazioni granulometriche e germe e, attraverso le tavole densimetriche, il germe viene separato, per densità dagli spezzati di mais. Infine, nella sezione di raffinazione, gli spezzati privi del germe vengono ridotti alla granulometria richiesta per il loro specifico utilizzo.
L’impianto è completamente automatizzato con un sistema di controllo dedicato per monitorare, in tempo reale, lo stato di ogni sezione, dallo stoccaggio al confezionamento. Tutte le macchina sono dotate di sistemi di allarme e gestite tramite un computer centralizzato PLC. Con questo nuovo impianto Osho Grain Millers, che ha una capacità di stoccaggio di 4.000 tonnellate, è in grado di soddisfare gran parte delle richieste che provengono dal mercato locale. Oltre alla farina di mais, l’impianto è stato progettato anche per produrre spezzati, impiegati dai birrifici e per la produzione di snack, e i vari sottoprodotti come il germe di mais per integrare la farina animale e per l’estrazione di olio commestibile.