Ha affiancato Guido Grassi al timone di Ocrim per un intero ventennio (1955-1975), nel periodo della grande trasformazione industriale. Giuseppe Spinelli fu un precursore del management moderno, intuì i cambiamenti dei mercati prima ancora che si manifestassero e il suo contributo fu fondamentale per costruire l’identità internazionale di Ocrim.
Giuseppe Spinelli: L’Uomo Dalle Mille Risorse
Il suo modello di business era centrato su un paradigma manageriale dei giorni nostri. Giuseppe Spinelli fu un autodidatta che, negli anni ‘60 seppe farsi guidare dal suo grande intuito mettendo a frutto esperienze, conoscenze, relazioni e culture che caratterizzano i bravi manager di oggi in quella che viene definita “la contaminazione dei saperi”. Seppe cavalcare il complesso intrecciarsi dei fattori politici nazionali e delle dinamiche economiche internazionali dando a Guido Grassi un valido supporto per lanciare Ocrim sui mercati mondiali.
Cremonese di nascita (21 novembre 1908), in gioventù fece l’operaio in una tipografia della sua città, ma ben presto si dedicò alla carriera politica e, per le sue capacità nel risolvere brillantemente esigenze emergenti, nel 1943 divenne Segretario provinciale della Corporazione dei lavoratori dell’industria e, successivamente, Podestà di Milano. Aveva una chiara visione sociale del lavoro e del valore dei lavoratori, tanto che quando Mussolini, nel 1945 gli affidò il Ministero del Lavoro, si battè per promulgare una legislazione a favore della socializzazione dell’economia produttiva.
Alla fine del secondo conflitto mondiale si trasferì in Argentina dove si distinse come organizzatore e profondo conoscitore del mondo dell’impresa e del lavoro, sino a diventare fra i più ascoltati consiglieri del presidente della Repubblica. Successivamente Peron, salito al potere, lo nominò Responsabile del Dipartimento dell’immigrazione della Marina della Repubblica Argentina, ma quando un golpe militare rovesciò il suo governo, Giuseppe dovette riparare in Messico con tutta la famiglia.
L’Incontro Con Guido Grassi
Fu proprio in Messico che Spinelli conobbe Guido Grassi, era il periodo in cui il fondatore di Ocrim iniziava ad esplorare i mercati oltre oceano ed ebbe modo di apprezzare le qualità e le conoscenze di Giuseppe. Grassi gli propose di rientrare in Italia per occuparsi dell’azienda che, in crisi di crescita, aveva bisogno di un manager capace di integrare le peculiarità imprenditoriali del fondatore con competenze più specificatamente industriali e organizzative. Spinelli venne a Cremona e, dopo un periodo di sei mesi in azienda, sciolse ogni indugio, rientrò definitivamente in Italia, nel 1955, accettò l’incarico di direttore generale e, poco dopo ricoprì anche la carica di consigliere delegato.
È ricordato per essere stato persona autorevole, meritocratica, lungimirante e illuminata, aveva modi severi ma furono molte le occasioni in cui lasciò emergere la sua grande umanità. Con il supporto di Grassi seppe trasformare Ocrim in un’azienda ancora più internazionale e, forte delle sue competenze nel settore bancario, commerciale e industriale, riuscì a penetrare in mercati sino ad allora preclusi. Seppe circondarsi di valenti collaboratori che formò esercitando con fermezza e competenza il suo mandato. Voleva conoscere personalmente ogni nuovo assunto e seguiva, anche da lontano, la formazione professionale e personale dei dipendenti ben conscio che in loro era posto il valore e il futuro di Ocrim. Il suo bagaglio di esperienze professionali e umane lo aveva portato a essere una persona consapevole dei rischi, ma coraggiosa al tempo stesso, tanto da prevedere investimenti importanti nei momenti giusti.
Negli anni sessanta e settanta Ocrim diede grande impulso alla propria espansione conquistando i mercati di Romania, Cuba, Stati Uniti, Congo, Indonesia, Libia e Arabia Saudita. Dopo 20 anni di fervida attività Spinelli si dimise lasciando in Ocrim un’impronta indelebile e una mentalità imprenditoriale che avrebbe continuato a generare successi. Deceduto nel 1987, il suo esempio aleggia tutt’ora negli ambienti dell’azienda.
Nella foto: Giuseppe Spinelli, Giovanni Schintu e alcuni collaboratori