REPORTAGE DA “GRANO, FARINA, E…” – 3° GIORNO

Condividi questo articolo

24 settembre 2023 –siamo partiti di buon’ora alla volta di Urbino, la città del Rinascimento italiano. Dopo due giorni intensi di interventi tecnici, dibattiti sull’evoluzione del mondo molitorio e le ultime novità strategiche Ocrim, ci siamo regalati una parentesi turistico-culturale visitando una città d’immensa ricchezza storica ed artistica, riconosciuta dall’Unesco come patrimonio dell’umanità. Dista solo 60 km da Rimini, come non approfittare di questa occasione? Già il solo panorama dei dolci declivi marchigiani e il susseguirsi di vigne e oliveti merita il viaggio, i nostri ospiti si godono tutta la sua bellezza incollati ai finestrini del pullman.

Il colpo d’occhio all’ingresso della città, dove l’ingegno architettonico umano si fonde splendidamente con la natura, ci preannuncia una giornata ricca di sorprese. Dividiamo gli ospiti in due gruppi con diverse guide e partiamo alla scoperta di questo luogo magico, testimone del passaggio tra Medioevo e Rinascimento.

Inoltrandoci nel centro storico, circondato dalle antiche mura bastionate, camminiamo tra vicoli, piole, scalinate, salite respirando l’aria quattrocentesca di palazzi e chiese, uno più bello dell’altro, si ha la sensazione di entrare in un libro d’arte. Facciamo tappa al Palazzo Ducale, vero gioiello architettonico e artistico fatto edificare dal Duca Federico da Montefeltro e soprannominato “Una città in forma di palazzo” per la complessità e armonia degli spazi. In realtà l’intera città di Urbino è stata commissionata dal Duca secondo una sua visione di “città ideale”.

Oggi il Palazzo ospita la collezione della Galleria delle Marche, tra cui spiccano le opere dei maestri Raffaello Sanzio, Piero della Francesca e Paolo Uccello, grandi esponenti della pittura rinascimentale. L’architettura della biblioteca, considerata una delle più belle al mondo, strappa esclamazioni di meraviglia per la raffinatezza dei suoi intarsi e la ricchezza dei suoi tesori, uno fra tanti: il manoscritto antico della celebre “Divina Commedia” del poeta Dante Alighieri.

Visitando sala dopo sala il tempo vola e lo stomaco reclama il pranzo, un appuntamento che in questi giorni ha regalato non poche soddisfazioni ai palati dei nostri ospiti. Le tradizioni culinarie, l’artigianato e la ricerca di souvenir hanno impegnato tutto il pomeriggio passando di negozio in negozio nel labirinto di stradine del centro storico affollate di studenti e turisti. E tra assaggi di “crescia” un pane tipico delle Marche, simile alla piadina romagnola, vini e prodotti del territorio è giunta l’ora di rientrare a Rimini.

Condividere questa meraviglia è stato per noi grande motivo di orgoglio e dai commenti che abbiamo colto qua e là sul pullman siamo certi che Urbino e l’undicesima edizione di “Grano, farina, e…” resteranno a lungo nei cuori dei nostri ospiti.  

Appuntamento al prossimo anno!