La storia della macinazione dei cereali è una storia di innovazione e progresso, e nel cuore di questo progresso si trova anche il separatore da grano. Questa macchina straordinaria gioca un ruolo fondamentale nella fase di pulitura del grano, garantendo la qualità e la purezza delle farine. È, infatti, tra le prime macchine che si incontrano nella sezione di prima pulitura, quale macchina stacciante che separa le varie parti sfruttando la diversa dimensione delle stesse. La sua funzione è di eliminare le impurità con dimensioni inferiori e superiori a quelle del grano. Normalmente il separatore è seguito da una tarara che con un flusso d’aria aspira le impurità leggere.
Attraverso gli anni, abbiamo assistito all’evoluzione di diversi modelli di separatori da grano, ognuno con le proprie caratteristiche distintive e contributi all’industria della lavorazione dei cereali. Esaminiamo più da vicino alcuni dei modelli più iconici che si sono susseguiti nella storia di OCRIM.
Anni ‘50
Tra i primi modelli, spiccano SEM, SF e SFV che rappresentano una pietra miliare nell’evoluzione del separatore da grano. Un’intelaiatura metallica, una camera di espansione in lamiera a perfetta tenuta d’aria e un corpo oscillante a tre stacci sovrapposti sono le loro parti essenziali. Nei modelli più progrediti era prevista l’incorporazione di un apparecchio magnetico nella zona di uscita del prodotto per trattenere i corpi ferrosi, garantendo una pulizia ancora più completa. Il comando era ad albero ad eccentrici perfettamente bilanciati, montati su cuscinetti a sfere, assicurando così costanza di oscillazione con conseguente funzionamento regolare e stabilità della macchina. Ogni separatore era provvisto di camera d’aspirazione centrale o indipendente con ventilatore incorporato nel separatore (Mod. SFV). Erano di normale costruzione separatori doppi costituiti da due semplici accoppiati ed a richiesta, tanto questi che quelli, fornibili in legno (Mod. SEM e SEMD).
Anni ‘70
Con l’introduzione del modello SCK/S – SCK/D, il settore ha visto un’ulteriore evoluzione nel design e nelle prestazioni del separatore da grano. Questi separatori, dotati di un corpo vibrante in lamiera elettrosaldata a due stacci sovrapposti, offrono una pulizia eccellente dei cereali, garantendo una resa ottimale nelle operazioni di pulitura. L’utilizzo di stacci in legno duro, sospesi mediante elementi elastici, assicura una pulizia efficace e una facile sostituzione delle guarnizioni.
Anni ’90 – ’00
Il modello SPV, sempre caratterizzato da un corpo vibrante in lamiera elettrosaldata a stacci sovrapposti, presentava delle novità rispetto al modello precedente, come per esempio, la parte superiore del corpo stacciante costituita da ampi sportelli trasparenti per il controllo diretto della lavorazione. Infine, il modello SPR, introdotto a partire dagli anni 2000 e attualmente disponibile sul mercato, ha portato l’innovazione del separatore da grano a nuove vette. Caratterizzato sempre da corpo stacciante in lamiera elettrosaldata con due trabatti ad inclinazioni differenti ed opposte, presenta un movimento del tipo rotativo. Questo tipo di movimento, unito al fatto che il prodotto scorre lungo tutto lo staccio superiore e poi lungo tutto quello inferiore, garantisce una notevole qualità di selezione. È importante sottolineare che in questo tipo di separatore, sia per la prima classifica che per la seconda, il prodotto ha a disposizione tutta la superficie dello staccio. Inoltre, la macchina, è sempre sostenuta da elementi elastici come il precedente modello, ma in quest’ultima versione possono essere appoggiati sia a pavimento che appesi a soffitto (in questo caso la struttura è sostenuta da canne in vetroresina).
La storia del nostro separatore da grano è, dunque, una testimonianza dell’incessante ricerca di eccellenza nel settore della lavorazione dei cereali. Attraverso l’innovazione continua e l’impegno per la qualità, continuiamo a guidare il settore verso nuove frontiere, garantendo prodotti eccellenti per i nostri clienti.